Cosa succede dopo l’ultima puntata delle vostre serie tv preferite? ‘Forse non è la fine’ è la prima puntata (immaginaria) dopo l’ultima puntata delle vostre serie tv preferite. Oggi è il turno di FRIENDS.
Ecco. È l’alba di un nuovo giorno per i FRIENDS. Il primo dopo che la loro vita è cambiata per sempre. Abbiamo già ragionato sul forse non è la fine di altre commedie e tutte hanno sempre in comune il fatto di non essere mai davvero finite. Perché le commedie raccontano spesso la vita vera, la vita quotidiana di una famiglia e quella non finisce mai. E allora immergiamoci una volta ancora nella magia di FRIENDS che, diciassette anni dopo, ancora ci avvolge.
Joey e la solitudine: Los Angeles sì o no?
La nostra immaginaria nuova giornata si apre con Joey, che si alza dal letto con l’aria di chi non è pronto ad affrontare quella nuova realtà; passa sbadigliando il salone vuoto e lancia un’occhiata a un altrettanto vuota stanza accanto. La sua casa, la casa dei suoi amici… tutta quella vuotezza parlava alla sua solitudine e all’idea che sarebbe stato solo per sempre. Forse avrebbe dovuto prendere sul serio quella proposta del suo nuovo agente di trasferirsi a Los Angeles e iniziare una nuova carriera lì. Rumori sul pianerottolo lo distraggono dal caffè nero che sta sorseggiando. Joey apre la porta ed è un tripudio di imprecazioni da tipiche facce di scaricatori di mobili. Se fosse stata una sceneggiatura, avrebbero chiesto probabilmente per: comparse dall’aria ambigua, classici manovali dalla lingua tagliente e pantaloni cascanti, brutti ceffi. “Ehi! Che state facendo?!” Urla, prima di riuscire a impedirselo.
Attorno a loro il caso esploso di mobili, scatole, tende, colori. Un nuovo inquilino. I suoi amici si sono appena trasferiti a cinquanta minuti da lì, strappandogli il cuore, e un nuovo inquilino osava trasferirsi proprio quel giorno. Joey si avvicina minaccioso, ma i due brutti ceffi lo ignorano mentre cominciano a portare dentro le cose. Le stupide cose del nuovo stupido inquilino. Le sue stupide tende. Lo stupido lampadario. La stupida cassettiera. Joey guarda tutto di traverso e calcia la cassettiera, probabilmente rompendosi un piede. Il telefono nell’appartamento squilla, Joey arriva alla cornetta saltellando e imprecando contro tutti i nuovi inquilini del mondo.
“Joey, amico!” Dall’altra parte c’è Chandler e Joey si ricorda di essere arrabbiato con lui solo dopo averlo salutato. Si è svegliato arrabbiato con lui perché l’ha abbandonato, anche se sa che è un pensiero stupido perché alla fine è andato a vivere fuori New York non in Europa. Chandler ha bisogno di aiuto nella nuova casa, deve sistemare dei mobili dice.
“Vieni ad aiutarmi” “Sì, certo”.
Perché FRIENDS ci ha insegnato che la famiglia viene prima di tutto e questo Joey lo sa.
I FRIENDS dell’anello: Ross, Mike e l’anello perduto
“Oh andiamo Gunther!” “No!” “Ti mando all’aria il locale, ti avviso!”
Nel frattempo al Central Perk si sta consumando una scena terribile per la terza volta e Mike comincia a chiedersi se per caso non sarebbe stato meglio andare a fare shopping con Phoebe. Conta altri tre secondi, poi Mike lo tira via e Ross fa una mossa che avrebbe dovuto sembrare minacciosa a un indifferente Gunther. “Non è finita qui! Ti tengo d’occhio io“. Mike esce dal pub con la mezza idea di cambiare giro di amicizie. Ross lo aveva chiamato quella mattina in preda al panico e aveva continuato a blaterare cose a caso senza fargli capire bene cosa voleva da lui e ora… stava parlando al suo portafogli vuoto. “Deve averla per forza Gunther! Ero qua a leggerla stamattina… Come posso farlo senza anello?!”
Mike ha un momento di illuminazione «”Vuoi chiedere a Rachel di sposarti di nuovo?!” “Io? Noo!” Chiaramente vuole dire sì. Mike aspetta due secondi e Ross fa la tipica espressione alla Ross quando piagnucola. “Tu dici che dirà di sì? Non posso divorziare per la quarta volta!” “Beh, se avessi l’anello forse…” ironizza Mike. “Che è successo?” A quanto pareva l’anello era stato inviato al suo indirizzo, ma Ross non era in casa così aveva trovato la ricevuta del corriere… che forse aveva perso da qualche parte tra casa sua e il Central Perk. Ora la gioielleria si rifiutava di fare nulla senza la ricevuta, Ross si rifiutava di ammettere di aver sbagliato e Gunther si rifiutava in generale di fare una qualunque cosa.
“Ti sei fatto spedire un anello di migliaia di dollari da un corriere?” Sbottò Mike esterrefatto. Ross ha un’espressione indignata: “Beh è un anello in edizione limitata! È fatto con un berillo himalayano!” Mike rotea gli occhi: “Rifacciamo la stessa strada dell’andata”.
“… quindi ho pensato al color acquamarina per le tende e Sid mi fa “Ma no, prendiamole viola come la carta da parati” e allora ho risposto: “Chi compra le tende viola? Non è che oltre a essere sordo sei anche un po’ cieco? Ahahah”. Chandler e Joey fissano Janice sulla porta con l’espressione da volpi accecate dai fari. La strategia di Chandler è quella dell’opossum: non muoversi fino a quando non va via.
“Che colore è acquamarina?” Chiede Joey. Chandler lo guarda male. La tattica opossum non serve: Janice si introduce come se fosse a casa sua – e un po’ lo è, visto che alla fine sono vicini di casa. “Allora… come sta andando ai due piccioncini nella casa nuova? Riesci a mettere tutti i mobili al posto giusto con tutti questi muscoli?” Janice palpa il braccio di Chandler, se la ride e si avvia in cucina. “Lo vedi anche tu? Mi tocca! Quella ancora ci prova!” “Amico non vorrei sbagliare, ma mi sembrava che stesse prendendo in giro quei braccini che hai”.
E d’altronde Chandler non è proprio famoso per la prestanza fisica. Chandler controlla che Janice non sia a portata di orecchio e sbotta: “Aveva cambiato idea per la casa perché le avevamo detto che avevo una cotta per lei, ricordi? Beh, ha cambiato idea di nuovo! Perché secondo te?” “Perché è una bella casa?” “No! Perché vuole tutto questo!” Chandler indica se stesso, Joey lo guarda tra il perplesso e anche un po’ lo schifato.
“Secondo voi me lo chiederà?””Ma è chiaro, se no perché starebbe facendo tanto il misterioso?” “Beh non dimentichiamoci che è… beh, Ross”. Siamo in un camerino femminile e Rachel è circondata letteralmente di vestiti. Dall’altra parte della tenda, Monica le passa le cose come se fosse la più efficiente delle commesse, vestita a sua volta con una delle camicie del negozio con la targhetta bene in vista. Sulla panchina, di fronte a loro, Phoebe indossa una specie di vestito-tenda giallo acceso sui suoi vestiti. “Per questo devo comprare il vestito perfetto, devo farlo restare senza parole!” Esclama Rachel. Ross l’ha invitata a cena e Dio solo sa quanto hanno bisogno di riconnettersi dopo la sua decisione di restare a New York.
“Ma non ne ha bisogno, ti ama già così come sei!” Esclama Monica. “Non dimentichiamoci che è Ross”, ripete Phoebe. ”Sbaglio nome all’altare Ross”. “Ti amo da quando avevamo dodici anni Ross” rincara Monica. ”Ti voglio sposare anche se siamo ubriachi e ho scritto il tuo nome sulla fronte con l’inchiostro incancellabile… Ross”. “Ragazzeee non mi aiutate! Se le aspettative di questa cena fossero ancora più alte probabilmente arriveremmo alla luna!” Sbotta Rachel, cambiando l’ennesimo outfit. “Andiamo a Ross andrebbe bene anche se ti presentassi nuda! Anzi, forse gli andrebbe pure megli- oh guardate, c’è Ross!” Esclama Phoebe, mentre proprio Ross passa davanti alla vetrina del negozio… seguito da Mike. “Cosa?!” Rachel esce dal camerino con un vestito elegante infilato per metà e la cerniera aperta.
Dalla vetrina vedono Mike e Ross girarsi attorno con aria agitata, sospetti. Si fermano davanti al negozio di computer di fronte alla loro vetrina. Mike prova a fare un passo verso l’interno, ma Ross lo tira via. “Hai detto di essere entrato qui no? Non vuoi vedere se hanno trovato la ricevuta?” “Sì, ma…” Mike osserva Ross sudare le proverbiali sette camicie, mordersi le nocche, sbuffare. La ragazza delle fotocopie è di fronte a loro, ma ovviamente Mike non può sapere cosa sta succedendo nella testa di Ross – e in quella della sua forse quasi futura moglie (per la seconda volta).
E come le migliori commedie degli equivoci, a cui FRIENDS ci ha ben abituati, abbiamo una Rachel convinta che il suo quasi futuro marito (per la seconda volta) la ri-tradisca con la stessa persona mentre non si erano presi una pausa, un Ross che intanto si chiede perché il karma ce l’abbia con lui e un Chandler, che osserva Janice con tanto di occhi, mentre ci prova con lui e il suo unico testimone dell’accaduto fa gli occhi dolci al soufflé di Monica.
FRIENDS or FOES: il crollo delle amicizie
“Pensi che possa assaggiare un piccolo pezzo di-” Chandler schiaffeggia la mano di Joey, quasi indignato: “Aiutami, invece di pensare sempre al cibo!” “Oh, buh, poverino! Cosa può fare il povero Chandler nella sua grande casa di campagna col giardino e il soufflé!” “Ma che ti è preso?” Joey lo snobba e se ne va in sala mentre la voce di Janice sta ormai raggiungendo i decibel dei piccioni in amore e Chandler è nel panico. “Channy caro, Monica mi aveva detto di avere le forme per dolci, mi sai dire dove sono?” “Lì da qualche parte” fa lui indicando un punto a caso, raggiungendo Joey.
“Si può sapere che ti è preso?” Ripete. A un certo punto si arriva alla resa dei conti, perché l’amicizia in fondo è questo e FRIENDS ce lo ha sempre insegnato: esserci sempre, nel bene e nel male.
“Cosa, lo stupido e inutile Joey non può essere arrabbiato?” “Ma di cosa stai parlando?” “Perché non sei venuto?!” Esplode Joey. Chandler mette a fuoco: la partita. Il loro appuntamento settimanale. Se n’era dimenticato per sistemare le tende con Monica nella casa nuova. “Non dico che dobbiamo stare sempre insieme, ma ci eravamo promessi di non allontanarci troppo e invece sta già accadendo! Phoebe ormai non la vedo quasi mai e tu ti dimentichi la nostra partita! E lo sapevate che si sono presi l’appartamento di fronte? Monica l’ha permesso?” Chandler prova a parlare, ma la voce di Janice lo chiama. Cinguettando.
Chandler gira l’angolo e gli viene un colpo perché Janice è lì, quasi su di lui. “Dì a Monica che ho preso tutto quello che è suo… in cucina”. Chandler deglutisce. “E tornerò prima o poi a prendere il resto… a presto, Channy Channy”, Janice gli schiaffeggia bonariamente la faccia e va via. E poi dicono che lui era quello con le traveggole. Joey si affaccia per vedere che stai facendo. “Sì, sì Janice ci prova con te… devi sempre sentirti al centro del mondo vero?”
Chandler guarda la telecamera. Noi. Noi ti crediamo Chandler.
FRIENDS: Il pre-matrimonio dell’anno (ce lo meritavamo noi fan)
Chloe guarda Ross, Ross guarda Chloe la ragazza delle fotocopie. “Ehm, ciao” “Ciao Ross… come stai?” “Io la ammazzo” borbottò Rachel, già pronta a uscire svestita com’è in strada. “Calma Rach, la pazienza è la virtù dei forti” fa Phoebe. “Gliela do io la pazienza! Oh, ora sta salutando Mike”. “Come prego?!” Esclama l’altra, alzandosi in piedi con la sua tenda addosso. Ross sospira “Senti, lo so che tra noi le cose sono state… strane. Ma stasera devo fare una cosa importantissima e ho bisogno di una cosa che forse solo tu puoi avere… no aspetta, mi è uscita male”. Mike sbuffa ma Chloe sorride. “Dici questa?”
È la magica ricevuta. “Ho visto il tuo nome e ho capito tutto… congratulazioni”. Si scambiano il biglietto e un urlo rompe la barriera del suono. “Ross!” Rachel ha un mezzo vestito rosso con la cerniera aperta, Phoebe ancora la sua tenda-vestito gialla, Monica una camicia non sua e un cappello buffo di cui si è dimenticata. La commessa li osserva a vista, minacciosa. “Rach, ma cosa…” “Mike, si può sapere che state facendo?” “Ah io non voglio sapere niente, Ross qui ha qualcosa da dire credo” lo spinge verso Rachel e Ross prende coraggio.
Ross guarda Rachel, respira una, due, tre volte. La guarda.
“Rach, ne abbiamo passate tantissime insieme e da quando sei sbarcata da quell’aereo non dormo più all’idea di essere l’uomo più fortunato di questo pianeta. Sei la donna più meravigliosa che abbia mai conosciuto, sei stata la mia migliore amica, la mia confidente, il mio sogno proibito, la mia nemica. Ho fatto tanti errori…” Ross guarda un attimo Chloe. “E probabilmente continuerò a farli, ma tu resti la cosa più giusta della mia esistenza. Questa è… la ricevuta di un anello che ho comprato”. “Per corrispondenza” aggiunge Mike, tossendo.
“È un berillo himalayano!” Sbotta Ross ma Rachel è felice “La mia pietra!” “Sì… e ti giuro che quando arriverà rifarò tutto meglio di così, ma per adesso… vuoi pre-sposarmi?” Monica si porta le mani alla bocca, già in lacrime. Come Rachel. “Oh sì. Sì voglio pre-sposarti Ross!” I due si abbracciano, Mike fischia, la commessa minaccia di arrestarli tutti se non riportano i vestiti dov’erano.
Forever FRIENDS: una famiglia è per sempre
Chandler e Joey tornano in silenzio al loro vecchio appartamento. Prima che Joey possa entrare, Chandler lo ferma. “Senti Joey… mi spiace, va bene? Hai ragione è stato imperdonabile da parte mia dimenticarmi il nostro appuntamento…” “No… senti, sono stato un bambino. Tu ormai hai la tua casa in campagna, la tua vita non puoi stare ancora a pensare a me…” “Joey tu fai parte della mia vita, anzi ne sei un gran bel pezzo! Sai che facciamo? Montiamo lo schermo grande nella “stanza di Joey” e una volta al mese-” “La stanza di Joey?” “Sì amico, c’è una stanza intera tutta per te in casa mia. Ci sarà sempre”.
I due si abbracciano, proprio mentre salgono gli altri. “Sempre ad abbracciarsi quei due, a volte penso che Chandler ami Joey più di me” ironizza Monica. “Ehi, che ci fate qui?” Chiede Joey. Ross lo guarda sconvolto. “Come “che ci facciamo qui”? Noi viviamo qui! Anzi, venite a festeggiare!” Rachel mostra l’anello “Salutate la futura vera signora Green-Geller!” “O Geller-Green…” fa Mike. “Non è il momento” ammonisce Ross, mentre tutti entrano.
Joey li guarda sconvolto e Chandler sorride “Stavo per dirtelo che i tuoi nuovi vicini li conoscevi! Vieni?” “Arrivo… poso una cosa” Joey entra in casa sua, stordito dalla felicità. Il telefono squilla e Joey risponde con una nuova consapevolezza. “Ciao, sì ci ho pensato… no, credo che rimarrò qui a New York. Sono sicuro. Los Angeles non fa per me e poi… ho una famiglia di cui occuparmi. Sì, alla prossima”. Joey osserva la cornetta, sorride.
La sua famiglia, sempre quella. Che cambia, cresce, si fortifica, ma resta per sempre. Proprio come FRIENDS.
Joey chiude la porta e si gira verso la famigerata porta viola. “Aspettatemi prima di brindare!”
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