Eccoci qui, sopravvissuti alla disidratazione da lacrime causata dalla semifinale di MasterChef 10. Con tutte quelle lettere pensavo quasi di aver sbagliato canale e di essere finita su C’è Posta Per Te, tanto che stavo per chiamare oculista e otorino per chiedergli come mai vedessi Maria De Filippi un tantino ingrassata e con uno strano accento partenopeo… in realtà era solo Cannavacciuolo.
Se Cavolini avesse partecipato a questa Mystery Box sono piuttosto certa che giudici, concorrenti e tecnici tutti avrebbero dato vita a un remake di Titanic, affogando tra le lacrime dell’aspirante chef. In questo scenario secondo voi chi avrebbe occupato la zattera della salvezza? E perché proprio Monir?
Comunque, lacrimoni a parte, i nostri animi sono stati prontamente rallegrati dall’arrivo dell’ospite d’onore. Nella scorsa pagella (che potete leggere qui) avevo previsto l’ospitata di Hannibal Lecter e, invece, i produttori sono andati direttamente in terra danese per recuperare la versione italo-vichinga, e armata di formiche, di Terry Giacomello. Per farla breve, non ero vittima di una cotta tanto travolgente da quando in adolescenza ritagliavo i poster di Robert Pattison dai settimanali di Cioè. Irene I feel you.
In ogni caso, chef Riccardo Lothbrok ha depredato il mio cuore ma non la mia penna, quindi ecco le immancabili Pagelle di MasterChef 10 targate Hall of Series.
1) Aquila – 9
Zio Bricco impestato, Aquila Maggiore plana sulla MasterClass con in dono il camper di Walter White per il suo Aquilotto. Quest’ultimo si lascia andare alla commozione e fa emergere senza remore la sua anima pugliese.
D’altronde questa edizione di MasterChef Italia è improntata all’internazionalità e alle meraviglie della cucina fusion.
Ecco perchè vedevo da un lato Francesco Aquila (che nel mentre ha dimenticato il suo nome di battesimo) e dall’altro la versione total apulia di Jia Bi travestita da Chibs di Sons of Anarchy.
Tuttavia, il camper da piccolo chimico di Albuquerque e il calore dell’Aquila Maggiore non sono stati sufficienti a infrangere la maledizione del secondo posto, la quale ha impedito al Johnny Depp de noantri di trionfare durante l’esterna stellata.
Tuttavia, leggende metropolitane del deep web di MasterChef ci ricordano che, nella decennale storia del programma televisivo, è capitato una sola volta che il vincitore finale coincidesse con il vincitore dell’esterna stellata. Quindi, per il sì e per il no, fossi in lui non mi sarei crucciato più di tanto per la mancata vittoria. Chi vivrà vedrà.
2) Antonio – 6
L’Uomo di ghiaccio, conosciuto anche come chimico delle meraviglie e come Tom Colasanto Riddle per gli amici, era solito adagiarsi sul tetto del podio di MasterChef 10 senza particolari complicazioni.
Evidentemente la sua corazza artica non aveva ancora fatto i conti con il vento scandinavo e con le formichine del Riccardone Nazionale. D’altronde, come si fa a sbagliare un piatto del genere?! Non mi dite che voi non andate a caccia di formicai ogni settimana per imbandire l’aperitivo domenicale… (tranquillo Maxwell, sono ironica, anche se so che in qualche luogo e qualche lago tu hai già cucinato e mangiato formiche).
Per quanto riguarda l’esterna non so se Antonio sia rimasto più deluso dal fatto che Irene non gli abbia assegnato il piatto più complesso per colpirlo o dalla mancata vittoria. In ogni caso, decide di lanciare una potentissima macumba ai danni della sua avversaria, poraccia.
3) Monir – 7
Ogni grande personaggio ha il suo grande motto. C’è chi afferma con fermezza di essere il pericolo, chi ci ricorda che la vita deve essere legen… wait for it… dary e chi, come Monir, sa quando “è ora de sgobrì le garde“.
Ormai sappiamo tutti che un bel dì il giovane Monir si è destato dal suo sonno, ha messo lo zaino in spalla e si è trasferito in Australia. Quello che Monir non ci ha ancora rivelato, è che in tutti quegli anni è stato l’allievo prediletto del Maestro Bradbury. The Survivor Kid ha imparato molteplici tecniche di sopravvivenza dal pattinatore australiano, ecco perché durante il Pressure più delicato della stagione riesce a beffare tutti i suoi rivali a colpi di spaghetti e vongole.
Non succede, ma se succede…
“Don’t you know I’m still standing better than I ever did
Looking like a true survivor, feeling like a little kid“
4) Irene – 10
Irene è arrivata nella MasterClass in punta di piedi, poi ha capito che in quel mare magnum di Mystery, Invention e ospiti interessanti ci si può anche divertire, e si è divertita eccome.
Se Cenerella aveva bisogno della Fata Turchina, a lei basta e avanza il papà con la camicia de Renato per diventare la più bella del ballo e portare a casa la triplete più prestigiosa della storia di MasterChef.
Praticamente in esterna si accolla un albero-dessert allucinante che anche le Figlie della Foresta in Game of Thrones se la sarebbero data a gambe.
Una prova così fuori di testa che per girare le scene di suspense prima dell’annuncio del vincitore hanno assunto Duccio Patané, direttore della fotografia di fama mondiale che ha cambiato la televisione italiana e che prima di mettersi all’opera ha voluto provare i fantomatici funghetti di Sedighe.
La maledizione dell’esterna stellata di MasterChef colpirà anche Irene o quest’ultima agguanterà il trofeo come Cenerentola ha agguantato il suo Principe?
5) Federica – 4
No scusate, ma in che senso vincere la prima Mystery non significa vincere il programma? I giochini di Saw- L’enigmista avevano regole meno assurde di MasterChef 10, cioè lo sanno tutti che la prima Mystery funziona come il Golden Buzz di Italia’s Got Talent e ti catapulta direttamente in finale… ah no?!
La pallavolista di MasterChef deve arrendersi a un passo dalla finale. Da vera villain si è battuta fino alla fine, ha annientato innumerevoli avversari e tirato non pochi sgambetti… ma ha anche dei difetti.
6) Azzurra – 8
Abbiamo conosciuto la croupier, la guerriera, la tenera, la girovaga e, infine, abbiamo conosciuto Azzurra, la chef.
Non sappiamo con precisione cosa le abbia impedito di raggiungere la finale, l’aforista Pedro direbbe “secondo me è la cipolla“. D’altronde si tratta di un ingrediente semplice ma pieno di insidie, come testimonia il buon Amadeus.
Probabilmente nella lotta dell’azzardo si è fatta fregare dal buon Monir e dai suoi spaghetti nella manica. O semplicemente l’amica Federica le ha portato un po’ di sfiga indicandola come prossima vincitrice di MasterChef prima di lasciare per sempre la cucina del programma. Chi lo sa.