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Modern Family – Le Pagelle: ma che senso ha fare le pagelle ironiche di una serie ironica?

Uno potrebbe pensare “Ma che senso ha fare le pagelle ironiche di una serie tv come Modern Family che è ironica sempre?” E la risposta più semplice è “nei miei sogni più bagnati spero che un giorno Cam le legga e le commenti con il resto della famiglia con la raffinata stizza che lo contraddistingue”. E poi con il lockdown mi annoiavo. Ecco in questo duetto di risposte potete vedere tutto il cringe di cui sono capace. Nella prima, in particolare, la mia più profonda onestà.

È trascorso poco più di un anno dalla conclusione di Modern Family e la verità è che non ci siamo ancora dati pace.

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Ne parliamo, ne scriviamo, la riguardiamo, idealizzandola o prendendola in giro. Tutto nella speranza di esorcizzarne la mancanza e di colmare quel vuoto lasciatoci dalla conclusione di una delle migliori sitcom di sempre. E una delle migliori sitcom di sempre non poteva esser lasciata priva di pagelle ironiche, no? E sottolineo ironiche perché delle pagelle serie rischierebbero di essere tremendamente monotone: ogni personaggio prenderebbe 10 o giù di lì, per un motivo o per un altro.

Dunque alla mancanza di varietà della serietà, abbiamo preferito il cazzeggio. Perciò senza indugiare oltre partiamo con le pagelle di Modern Family iniziando dalla più tradizionale delle tre famiglie: i Dunphy.

Phil Dunphy: uomo d’affari che non sa fare affari. Voto 7

Partiamo dal presupposto che Phil meriterebbe 10 praticamente per il solo fatto di esistere in Modern Family.

Ma c’è una cosa di Phil che non ho mai capito e che non può non precludergli il voto massimo. Perché tenere per sé il libro della Phil’s-osophy quando la cosa giusta da fare con quel volume sarebbe stata venderlo attraverso ogni canale possibile ed evangelizzarlo come fosse la Bibbia?

Perché Phil’s-osophy lo dovrebbero conoscere tutti come il Padre Nostro al catechismo. E Phil ci avrebbe fatto bei soldini. Quello che non capisco è come una cosa del genere possa esse sfuggita proprio a lui, un venditore provetto. Un uomo abituato agli affari che però se n’è fatto scappare uno che avrebbe sistemato la vita a lui e alle sei generazioni successive. Giuro di aver visto sul web libri come “10 modi per catturare l’energia della luna piena” e Phil’s-osophy riposa in un comodino di casa Dunphy?

Inaccettabile. Voto 7 solo per la stima.

Claire: Kyla Itsines chi? Voto 8

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Signore e signori, credo sia doveroso il plauso a Claire che mantiene sempre una forma stratosferica nonostante: tre gravidanze, pranzi di famiglia che sembrano Natale al sud 1992, i vent’anni passati da un bel pezzo, e una bottiglia di Chardonnay al giorno. Devo dirlo: sono impressionata. Mi chiedo quale sia il segreto di una tale forma, se il semplice dono di madre natura o la nevrosi cronica. Di qualunque cosa si tratti, anche lei – come il marito – ha perso tuttavia una buona occasione di business. Sarebbe stata perfetta come fitness coach su Instagram ma ha scelto due mestieri troppo italiani: quello della casalinga prima e di CEO di un’azienda dopo.

Bene comunque. Voto 8.

Haley: le dritte inascoltate di Chiara Ferragni. Voto 4

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Haley aveva tutte le carte in regola per diventare la nuova imprenditrice digitale del decennio. E al netto di webcam lasciate attive 24h e lavori per compagnie di dubbio gusto, il suo discreto successo l’ha ottenuto. Ma in maniera mooolto più ridotta di quanto avrebbe potuto. In special modo considerando l’occasione persa con la nascita dei gemelli. Perché si sa che i post sulla maternità, nel web, sono come foto di gatti random: garanzia di successo.

Davvero ingenuo lasciarsi scappare l’occasione di rendere i gemelli i nuovi Leone e Vittoria Lucia Ferragni. Praticamente è come non aprire un account Tik Tok nel 2021, o cantare il testo di Sincero con il testo orignale di Bugo e Morgan: non stare al passo con i tempi. Voto 4.

Alex: la svolta capitalista che non t’aspetti. Voto 3

modern Family

E se la primogenita Dunphy si posiziona al di sotto della suffienza, ancor più giù va la sorella prodigio Alex, che dopo anni di studio, sacrifici e femminismo, rimane vittima di un’inaspettata svolta capitalista. Errore da principiante. Perdonabile al massimo per la poca dimestichezza di Alex con i social, a differenza di sua sorella. Perché il piccolo genio di casa Dunphy sembra ignorare che gli anni ’90 siano andati da parecchio.

Ormai soldi, ambizione e multinazionali non fanno più tendenza da un pezzo. Già gli hipster ci hanno insegnato che vestirsi male fa trendy, e che il l’iper consumismo lo si vive, ma lo si nasconde dietro brutte camicie a quadrettoni. Quindi Alex, no scarpe da 1000$ e no autisti. Diciamo invece sì a sneaker, montature d’occhiali solo apparentemente economiche e look da socialdemocratica.

Restyiling necessario. Voto 3.

Luke: maestro di vita. Voto 8

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Il mio voto più alto – in questa famiglia – va di protesta al più snobbato dei Dunphy, l’unico di cui non si è capito il vero valore: Luke. Che sembrerà anche un tamarro appena uscito da un video trash di Tik Tok, ma resta quello che con un paio di telefonate sistema i problemi di tutta la famiglia, rimorchia più dei Take That durante un concerto negli anni ’90 e di pubbliche relazioni ne sa più di padre, madre e nonno messi insieme. Praticamente Luke è come quei PR che ti convincevano ad andare alle feste erasmus al primo anno di università, ma più figo.

Incompreso ma meritevole. Voto 8.

Jay Pritchett: tutte le virtù che preferisco. Voto 9

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A prescindere dal fatto che Jay Pritchett rappresenti spesso e volentieri l’esatta forma di un boomer, di innegabili qualità ne ha tante. Lo spirito imprenditoriale, la devozione alla famiglia (e a Stella), lo charme che gli ha fatto conquistare Gloria, e la capacità di ravvedersi sulle sue posizioni con Mitch e Cam quando necessario. Ma c’è una cosa che più di tutte mi fa desiderare un invito immediato a casa di Jay: la sua cantina di vini e il minibar domestico sempre allestito a festa. Neanche le migliori nottate con i più alcolizzati dei miei amici hanno conosciuto i fasti di una cena a casa Pritchett. Non capisco come ci si possa stupire della passione di Claire per il vino bianco. Buon sanue non mente!

Se qualcuno mi offrisse un biglietto per Coachella con Haley, uno spettacolo di magia di Phil o una cena tutto incluso a casa di Jay Pritchett, non avrei dubbi su quale accettare. Voto 9.

Gloria: la stoicità della bellezza. Voto 10

doppiatori delle serie tv

Il fatto che Gloria sembri un personaggio uscito da un romanzo di Gabriel Garcia Marquez ma comico, sarebbe già sufficiente a darle 10.

Ma quello che davvero fa di Gloria la regina di Modern Family e mia eroina a vita non può non essere la capacità di stare sui tacchi per bene 11 stagioni. Episodio dopo episodio, senza batter ciglio un secondo.

L’ho vista indossare tacchi vertiginosi per cucinare, lavare le finestre, partorire, accudire Joe, andare in palestra e correre alla ricerca di Stella. Senza mai perdere per un momento la proverbiale eleganza. Io, con la metà dei tacchi, avrei avuto la grazia di un comodino e desiderato l’oblio in meno di tre minuti.

La mia stima eterna per Gloria. Voto 10.

Manny: se questo è stile. Voto 4

Modern Family

Prima bocciatura per la famiglia Pritchett-Delgado con il giovane (si fa per dire) Manny, convinto campione di stile dal primo all’ultimo episodio, ma pesante come un’opera lirica vista in tv. Ok la poesia di un’anima antica, ok la sensibilità dell’artista ma siamo onesti: il fascino di questo mash up è passato di moda da almeno 40 anni. L’ultimo ad aver rimorchiato scrivendo poesie sarà stato Bukowski e non ne siamo manco troppo certi.

Inoltre verso la fine di Modern Family Manny ha la brillante idea di tergiversare sull’improvvisazione teatrale che, di tutte le arti, sarà pure una delle più complesse ma regala lo stesso trasporto che si può avere guardando un cantiere prima dei 65 anni.

Non ci siamo proprio Manny. Fatti un giro nell’internet per aggornamenti dal mondo e poi ne parliamo. Voto 4

Mitchell: saggezza incompresa. Voto 10

Tutti si lamentano di come Mitchell sia sempre così teso, severo e tendenzialmente freddo.

Io nell’avvocato più queer di Modern Family vedo invece un uomo dalla saggezza incompresa.

La realtà è che Mitchell è l’unico della famiglia in grado di bilanciare bugie bianche e amare verità al momento più opportuno, ma oltre qesto è molto di più. Nel mondo seriale l’unico avvocato più figo di lui è al massimo John Cage. Nessuno saprebbe portare una barba “fully ginger” meglio di lui e la sua rivisitazione della coreografia di Time of My Life è quasi meglio dell’originale di Dirty Dancing.

Mitchell = Achille Lauro dei tribunali di Los Angeles. Voto 10

Cameron: scelte imperdonabili. Voto 5

Io non posso non amare Cameron Tucker. Mamma orsa del mio cuore, papà che tutti avrebbero voluto, fan dell’immortale Maryl Streep (come ognuno dovrebbe essere) e – non meno importante – re indiscusso dei migliori drama di Modern Family. Ma nonostante 11 stagioni di gloria non posso perdonargli la decisione di aver portato Mitchell in Missouri spaccando la famiglia e lasciando Phil e Gloria a gestire i Pritchett da soli.

Non posso accettare l’idea delle famiglie di Modern Family separate, a migliaia di km di distanza tra loro.

E avendo bisogno di trovare un capro espiatorio da incolpare, ho deciso di prendermela con Cam che si becca così le mie (im)meritate maledizioni. Scusa Cam ma mi costringi.

Voto 5 per il mio dolore.

Lily: icona indiscussa. Voto 9.

Se Haley è bella, Claire in forma, Gloria caratterialmente forte e Alex intelligente, Lily è semplicemente la perfetta sintesi di tutto ciò, intinta in una pozione di sarcasmo, chiamato a sua volta “figlio diretto di Mitch e Cam”. Se non credevate potesse esistere pozione più esplosiva, prendete Lily Tucker-Pritchett e ricredetevi. Dopo la cena a casa di Jay Pritchett c’è solo un’altra cosa che desiderei con tutto il cuore provare se Modern Family fosse qualcosa di reale: commentare gli outfit e i cantanti di Sanremo assieme a Lily.

Perfetta. Voto 9.

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