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Le Pagelle di The Office – un’accuratissima valutazione del personale

Ah, la vita in ufficio: tediosa, noiosa, ripetitiva… Quanto potrà mai essere avventurosa l’esistenza di venditori di carta? Beh, stando ai dati raccolti presso la filiale di Scranton, Pennsylvania, molto più di quanto potremmo mai pensare: selvaggi party, gite fuori porta e complicatissimi scherzi durati anni sono solo alcuni dei picchi raggiunti da quei fannulloni dei dipendenti della Dunder Mifflin che sono i protagonisti di The Office.

Urge quindi un’accuratissima valutazione del personale che nel corso degli anni ha lavorato all’interno dell’ufficio più famoso d’America: responsabilità, lavoro di gruppo, personalità, ambizione, estro creativo… Oggi insieme a voi valuteremo i punti di forza e le debolezze della briosa crew di Michael Scott e sia mai che qualcuno di loro riceva un preziosissimo Dundy alla carriera

Ecco a voi le nostre pagelle sui personaggi di The Office, da Michael Scott fino a Toby Flanderson.

Michael Scott: semplicemente il capo migliore del mondo. Voto 9,5

I più malevoli potrebbero dire che Michael Scott è solo un pagliaccio tanto tonto da potersi grigliare il piede su una piastra per waffle, ma è tutta invidia. Manager capace in qualche modo di gestire la filiale più proficua dell’azienda, istrionico e creativo (suo il capolavoro indiscusso Threat Level Midnight), incredibile venditore. Il suo capo lo ritiene un fesso ma intanto Michael riesce a fregare il sistema facendo valutare la propria fallimentare azienda per ben 60.000 $.

La sua incrollabile lealtà e il suo affetto nei confronti dei dipendenti (so cosa state pensando, Toby non conta) lo decretano come il capo migliore del mondo a mani basse. Voto 9,5.

Jim Halpert: nuovo volto di Tiri Vispi Weasley. Voto 8,5

Fannullone per eccellenza, detesta il suo lavoro che mantiene solo per provarci con la receptionist. Se avesse messo nel suo lavoro anche solo il 20% dell’impegno solitamente impiegato nel fare scherzi al collega di scrivania, probabilmente Jim sarebbe divenuto CEO dell’azienda in un paio di anni. Abbiamo sentito che però assumono da Tiri Vispi Weasley, il negozio di scherzi di Fred e George: è quella la tua vera strada, Jim! Voto 8,5.

Pam Beesley: la complice perfetta. Voto 8

Odiata per strane ragioni da molti fan dello show, ma da molti non capita. Pam è un personaggio in continua evoluzione, realistico e credibile: da ragazza carina senza aspirazioni a donna determinata e con obiettivi, capace di lottare per se stessa, nonostante non sempre ottenga i risultati sperati. Divertente e sempre pronta al gioco, Pam asseconda le pazze idee dei suoi più scalmanati colleghi e si dimostra una vera amica nel momento del bisogno. Voto 8.

Dwight Schrute: Bears, beets, Battlestar Galactica. Voto 9,5

Che dire di Dwight Schrute, il personaggio che assieme a Michael provvede alla maggior parte del divertimento di The Office? Jim nell’imitarlo ne ha dato una perfetta definizione. “Bears, beets, Battlestar Galactica“: la forza e la determinazione di un orso, il sacrificio e la fatica di un contadino e lo spirito e la lealtà di un soldato. Dwight ha davvero tutto ciò che serve per un perfetto lavoratore: più efficiente di un computer e fedele al massimo.

E se tutto ciò ancora non bastasse, ricordate che Dwight è un esperto delle norme di sicurezza, un karateka cintura nera, uno sceriffo volontario e, soprattutto, un ottimo amico. Davvero, davvero incredibile. Voto 9,5.

Phyllis Vance: come Dottor Jekill e Mr. Hyde. Voto 4,5

Potrà assomigliare alla tua dolce nonnina, ma dietro ai ferri da maglia Phillys cela un lato davvero inquietante. Certo, dolce e comprensiva fin che vuoi, ma non provare a scordare il nome del maritino Bob Vance (Vance Refrigeration), o partirà alla carica con il nonnismo e con un atteggiamento passivo aggressivo da paura.

Per lei vietati gli audio-libri: sia mai che possa scoprire che 50 sfumature di grigio ha non uno, ma ben due sequel. Voto 4,5.

Stanley Hudson: Altrimenti ci arrabbiamo. Voto 7

The Office

Dategli cruciverba, polpettine e pretzel e nessuno si farà del male. Ridete al suo famosissimo tormentone “SHOVE IT UP YOUR BUTT!“, fategli fare il suo riposino pomeridiano e andrà tutto bene. Ma non osate mettervi contro di lui se non volete che i suoi pacifici occhietti acquosi si iniettino di sangue e vi lancino uno sguardo assassino mentre vi massacra con la parole. I sopravvissuti alle sue sclerate sono ancora traumatizzati dall’evento, chiedetelo a Ryan. Voto 7.

Ryan Howard e Kelly Kapoor: Bonny e Clide per poracci. Voto 4

Ryan è una giovane promessa, ma quando il successo arriva per lui è il declino più totale da cui iniziano una serie di fallimenti. Lei è un’oca superficiale. I due si trovano e instaurano la relazione più folle e assurda di tutto lo show, rincorrendosi in maniera malsana per 9 stagioni.

Il culmine si ha nel finale di serie: lui compie il gesto romantico di provocare volontariamente una reazione allergica a suo figlio, lei quindi sbologna il piccolo al fidanzato pediatra. I due corrono insieme verso l’orizzonte. Che poesia! Voto 4.

Jan Levinson: la regina del passivo-aggressivo. Voto 3

Jan Levinson, ossia l’esempio lampante di come le apparenze ingannino. Presentata come uno dei pochi personaggi equilibrati di The Office, la donna mostra pian piano il suo terribile carattere. Egoista, narcisista e incapace di pensare ad altri che a se stessa, Jan tratta Michael come spazzatura e lo costringe a esaudire qualsiasi suo capriccio.

Snip, snap, snip, snap, snip, snap! I did! You have no idea the physical toll that three vasectomies have on a person!

Michael Scott

Voto 3.

Meredith Palmer: la rossa più focosa di The Office. Voto 8

Chi di voi non vorrebbe possedere l’autostima di Meredith Palmer? La sostenitrice numero uno del Casual Friday è un vulcano in piena eruzione! Perché non c’è davvero nulla che possa mettere in imbarazzo questo coacervo di nudità e di infezioni, nemmeno esibire la propria calva e liscia calotta cranica. Una vera e propria cacciatrice consapevole del proprio disarmante sex appeal tanto sfrontato che i colleghi non sono in grado di reggerne la portata. Voto 8.

Angela Martin: casa e chiesa ma è la strada che la frega. Voto 5

Se vista di spalle potrebbe sembrarvi una dolce scolaretta di 12 anni, ma non fatevi ingannare: dietro ai maglioncini accollati, ai cerchietti e ai gattini si nasconde ben altro (Dolores Umbridge insegna): algida, critica, pungente e bacchettona. Angela non è un personaggio facile da amare, forse perché tutto l’amore che prova lo riserva nei confronti del suo squadrone di gatti – e sinceramente risulta difficile scordare l’immagine di lei che ne lecca uno.

Ipocrita bacchettona critica tutti ma poi fa sesso sul posto di lavoro e tradisce il futuro sposo. Nonostante la redenzione sul finale e l’happy ending con Dwight sicuramente si poteva fare di meglio. Voto 5.

Kevin Malone: il genio incompreso di The Office. Voto 9

The Office

Il gemello perduto di Ashton Kutcher forse non sarà poi molto bravo con i numeri, ma ha talmente tante altre qualità da compensare. Probabilmente sarebbe stato un pessimo veterinario date le esperienze con cani e tartarughe, ma Kevin si è dimostrato essere un batterista di successo con la voce di un angelo, un giocatore d’azzardo di prima mano, un esperto di quiz nella categoria “donnine nude” e il re indiscusso del chili. Una perla da proteggere a ogni costo. Voto 9.

Oscar Martinez: il sano in un covo di pazzi. Voto 8

Probabilmente Oscar è il più normale tra i personaggi di The Office: assennato, competente e molto intelligente potrebbe mirare a vette ben più alte. Amico di praticamente tutti è un ottimo consigliere per Michael, compare di Kevin e, dopo un lungo e travagliato percorso, la roccia di Angela. Grazie ai suoi interventi su qualsiasi argomento e alle sue correzioni da maestrino senza volerlo risulta essere un grande elemento comico.

E poi, diciamocelo, le sue mosse di ballo sono spaziali. Voto 8.

Toby Flenderson: l’ultima ruota del carro di The Office. Voto 5

The Office

Se inizialmente l’odio di Michael nei suoi confronti pareva ingiustificato, col passare del tempo ne abbiamo capito il motivo. Toby Flenderson è una tragedia ambulante, consapevole di essere una barzelletta, triste, anonimo e spesso dai comportamenti inquietanti. Basti pensare all’ossessione per Pam e poi per Nelly nonché per lo Strangolatore di Scranton. Nella vita vera sarebbe l’omuncolo insignificante che nessuno degnerebbe di uno sguardo. Voto 5.

Andy Bernard: schizofrenia portami via. Voto 4,5

Insopportabile e con problemi di rabbia prima, poi dolce e divertente, poi ancora inutile, fino a diventare assolutamente detestabile e infine patetico. Affermare che Andy sia un personaggio incoerente è dir poco. Nonostante in certi frangenti il nostro Nardog sia davvero adorabile, non possiamo ignorare il suo percorso generale. Voto 4,5.

Creed Bratton: l’uomo del Mistero di The Office. Voto 10.

The Office

Creed Bratton, impersonato da Creed Bratton. Già questo basterebbe a decretarlo come il migliore. Ma se ancora non ne siete convinti state a sentire quel che sappiamo su di lui. Di età ignota, pare essere stato musicista rock negli anni ’60, membro e leader di un culto, ladro d’identità, probabilmente assassino e senzatetto. Cleptomane e con problemi di memoria, grande ginnasta e ricercato dalla polizia. Creed Bratton è semplicemente il personaggio perfetto. Voto 10.

Darryl Philbin: Assieme a Oscar uno dei pochi assennati nel team di The Office, dotato di grande pazienza – vi ricordiamo che ha avuto il coraggio di mettersi con Kelly – e con grandi ambizioni idee. Sguardo sardonico e capacità di azione. Voto 7.

Erin Hannon: entrata a metà corsa come sostituta di Pam ma con una personalità completamente diversa. Dolce e ingenua, semplice e divertente: questa Pippi Calzelunghe americana è la perfetta figlioccia di Michael. Un ottimo acquisto per la squadra. Voto 7,5.

Clark Green: volevano farcelo passare per il novo Dwight, ma del nostro Schrute ha ben poco se non l’ambizione. Il nuovo dipendente della Dunder Mifflin ne ha ancora da dimostrare prima di poter giocare agli alti livelli. Voto 5,5.

Pete Millar: se Clark era stato inserito per essere il nuovo Dwight, Pete pare essere una copia sbiadita di Jim. Simpatico eh, ma fin troppo anonimo per poter fare dei veri paragoni. Forse conoscendolo meglio lo avremmo maggiormente apprezzato, ma per quel che abbiamo visto, nulla di stupefacente. Voto 6.

Nellie Bertram: siamo partiti male, molto male con lei: un’usurpatrice senza alcun talento che ha creato solo problemi. Poi però è migliorata con il tempo, regalando momenti carini all’interno dello show. Niente di straordinario. Rimandata a settembre. Voto 5,5.

Deangelo Vickers: forse saremo anche stati scottati dalla partenza di Michael ma il personaggio di Deangelo è stato detestato alacremente da tutti. 0% divertente e 100% irritante. Voto 4.

Holly Flax: la sola che avrebbe mai potuto essere la compagna di vita di Michael Scott. Una donna generosa e divertente, capace di non prendersi sul serio e di fare adorabili imitazioni di Yoda. Voto 8.

Karen Filippelli: lasciata malissimo prima che potesse farci vedere di che pasta fosse fatta. Simpatica e competente. Avrebbe potuto regalare sorprese. Voto 7.

Charles Miner: potrai anche essere interpretato da Idris Elba, ma se sei un pomposo dirigente serioso che fa scena ma non fa numeri sei comunque di serie B. Voto 3.

Cathy Simms: alzi la mano chi ha goduto come un riccio quando Dwight l’ha riempita di spray anti-cimice! Una smorfiosetta con niente da offrire se non puro disturbo. Voto 2.

David Wallace: l’uomo più paziente e comprensivo del mondo. Gentile e intelligente. Da applausi. Voto 9

Gabe Lewis: sproporzionato spilungone dai gusti disturbanti: una spia nel team di lavoro dell’ufficio. Geloso e insostenibile. Voto 3.

Robert California: enigmatico, eccentrico e machiavellico, con un’aurea fascinosa a fargli da corona. Inizialmente parecchio interessante, ma non abbastanza sulla lunga durata. Non sufficiente a rimpiazzare la figura di Michael. Voto 5,5.

Mose Schrute: niente da dire sul cugino Mose. Lui può tutto. Voto 10.

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